
Cristo Velato – Museo della Cappella Sansevero
Il Cristo Velato è una delle opere più richieste dai tanti visitatori del Centro Storico di Napoli
Il Cristo Velato, l'opera di Giuseppe Sanmartino, è senza dubbio la più visitata dalla Cappella Sansevero, una delle meraviglie del Centro Storico di Napoli che fa totalizzare, ogni anno, un numero elevatissimo di visitatori. Lo sanno bene i commercianti del centro partenopeo: il Cristo Velato è l'attrazione senza dubbio più richiesta. Di fatto, però, è l'intera Cappella Sansevero a rappresentare un fiore all'occhiello del Centro Storico della città partenopea.
La Cappella Sansevero (anche nota come Chiesa del Cristo Velato o Chiesa di Santa Maria della Pietà) è infatti una delle attrazioni più visitate del Centro Storico. Ogni anno migliaia di turisti percorrono i vicoli che dalla stazione conducono al Museo per affrontare code lunghissime pur di apprezzarne la bellezza. Sebbene il Cristo Velato sia, di fatto, l'opera maggiormente rappresentativa del genio di Raimondo di Sangro, il valore e la bellezza delle opere conservate all'interno della cappella sono senza pari.

Cristo Velato, visite guidate e tour alla Cappella Sansevero
- Cristo Velato, dove si trova la Cappella Sansevero?
- Cristo Velato, la storia dell'opera
- L'autore del Cristo Velato
- Capella Sansevero, tutte le opere: un mondo oltra il Cristo Velato
- Cristo Velato, il perché della grandezza dell'opera
- Cristo Velato, perché l'opera di Sanmartino merita di essere vista
Cristo Velato, dove si trova la Cappella Sansevero?
È forse questa la domanda più frequente per i tanti commercianti del Centro Storico di Napoli. Ogni giorno migliaia di turisti cercano il Cristo Velato, la prima delle grandi opere visitata dagli ospiti della città. Il primo aspetto da affrontare è sicuramente relativo alla sua localizzazione. Situata nel pieno del centro storico, la Cappella Sansevero è facilmente raggiungibile anche a piedi sia dalla stazione, sia dal porto.
Raggiunta Via Duomo, infatti, basterà risalire la principale arteria del centro storico, in direzione San Biagio dei Librai (ma prima è consigliabile una visita al Duomo di Napoli). A quel punto, giunti a Piazzetta Nilo, abbiamo due alternativa. La prima, più semplice, prevede qualche ulteriore passo in direzione di Piazza San Domenico: qui gireremo a destra risalendo verso Via dei Tribunali. Non dobbiamo camminare molto però: gusto un centinaio di metri per girare ancora a destra per ritrovarsi davanti all'ingresso della Cappella Sansevero. Una volta visto il Cristo Velato ne sarà valsa la pena.
La seconda alternativa prevede invece di girare subito a destra da Piazzetta Nilo, risalire un centinaio di metri e ritrovarsi, svoltando a sinistra, all'ingresso della cappella.
L'indirizzo preciso della Cappella, magari da digitare su Google Maps per una guida in tempo reale, è Via Francesco de Sanctis, 19/21, 80134 Napoli NA: per comodità vi offriamo la mappa, così da favorirne la consultazione.
Cristo Velato, la storia dell'opera
La fama e la bellezza del Cristo Velato sono inevitabilmente legati alla leggenda del velo e, soprattutto, a quell'alone di mistero che avvolge la storia di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero. A realizzare l'opera fu Giuseppe Sanmartino anche se in origine il primo incarico fu affidato ad Antonio Corradini, deceduto di lì a poco.
Il Cristo, nell'opera di Sanmartino, venne raffigurato morto e coperto da un velo perfettamente aderente al corpo. L'opera trasmette la sofferenza del Cristo dopo la crocifissione con straordinaria maestria, maestria dovuta proprio a quel velo che lascia trasparire tutta la forza del martirio.
Come preannunciato, la fama dell'opera è legata ovviamente proprio a quel velo e alla sua realizzazione. L'opera infatti è talmente realistica da favorire la diffusione della leggenda, legata proprio all'attività del suo committente, noto alchimista. Secondo la leggenda, il velo sarebbe stato realizzato con la tecnica della calcificazione del tessuto che, piuttosto che scolpito, sembra frutto di un processo di marmorizzazione. Si tratta ovviamente di una leggenda, ma di una leggenda a cui è facile credere dopo aver visto il Cristo Velato.

L'autore del Cristo Velato
Rispetto al progetto originario, l'opera non fu mai realizzata da chi ne ebbe l'incarico. Lo scultore che avrebbe dovuto realizzare l'opera è Antonio Corradini ma l'autore fu Giuseppe Sanmartino. Il Corradini, infatti, sarebbe deceduto di lì a poco costringendo di fatto la committenza a conferire l'incarico ad un altro scultore. A Giuseppe Sanmartino fu affidato l'incarico di realizzare una statua in marmo a grandezza naturale di Gesù morto con il sudario.
L'autore riuscì ad andare ben oltre le aspettative: al di là infatti delle intenzioni della committenza, Giuseppe Sanmartino realizzò la statua del Cristo morto con velo trasparente ricavato dallo stesso corpo del marmo conferendo all'opera quella straordinaria bellezza che alimenta oggi miti e leggende intorno alla figura del Principe Sansevero e all'omonima Cappella.
Capella Sansevero, tutte le opere: un mondo oltra il Cristo Velato
- Bene. Il Cristo Velato è senza dubbio l'opera più rappresentativa della Cappella ma c'è molto altro:
- Cristo velato, Giuseppe Sanmartino;
- Macchine anatomiche, Giuseppe Salerno;
- Decoro, Antonio Corradini;
- Liberalità, Francesco Queirolo;
- Zelo della Religione, Fortunato Onelli.
- Soavità del giogo coniugale, Paolo Persico;
- Pudicizia, Antonio Corradini;
- Disinganno, Francesco Queirolo;
- Sincerità, Francesco Queirolo;
- Dominio di sé stessi, Francesco Celebrano;
- Educazione, Francesco Queirolo;
- Amor divino, autore ignoto.
- Monumento a Giovan Francesco di Sangro, terzo principe, Antonio Corradini;
- Monumento a Paolo di Sangro, quarto principe, Bernardo Landini e Giulio Mencaglia;
- Monumento a Giovan Francesco di Sangro, primo principe, Giacomo Lazzari;
- Altare di Santa Rosalia, Francesco Queirolo;
- Monumento ad Alessandro di Sangro, patriarca di Alessandria, autore ignoto;
- Altare di Sant'Oderisio, Francesco Queirolo;
- Monumento a Paolo di Sangro, sesto principe, Antonio Corradini;
- Monumento a Paolo di Sangro, secondo principe, forse Giacomo Lazzari;
- Monumento a Giovan Francesco di Sangro, quinto principe, Francesco Celebrano.
- Monumento a Cecco de' Sangro, Francesco Celebrano;
- Ritratto di Vincenzo di Sangro, Carlo Amalfi;
- Altare maggiore. Angeli di Paolo Persico, La Deposizione di Francesco Celebrano e La Pietà di autore ignoto.
- Gloria del Paradiso, Francesco Maria Russo;
- Tomba di Raimondo di Sangro, Francesco Maria Russo;
- Pavimento labirintico, Francesco Celebrano;
- Sagrestia.
Un mondo. Un mondo che, nei secoli, ha conosciuto una crescita esponenziale, per opera del genio e del mecenatismo di una famiglia che ha reso la Cappella (oggi sconsacrata) uno dei gioielli dell'arte napoletana. La Cappella Sansevero è sicuramente l'opera più ricercata dai turisti in città: le code all'ingresso lo testimoniano e ancor prima lo testimonia la grande attenzione per un sito che è ormai consacrato nel mondo per la sua grandezza e la sua bellezza.
Cristo Velato, il perché della grandezza dell'opera
Solo chi, almeno una volta nella vita, ha visto il Cristo Velato da vicino può rendersi conto dei motivi che rendono di fatto questa statua la più ambita da visitatori e turisti. A realizzarla fu Giuseppe Sanmartino che, a dispetto di quanto potrebbe pensarsi, non tenne quasi per nulla conto dei progetti del suo predecessore. L'opera, infatti, doveva essere realizzata da Corradini che, però, a causa dell'età avanzata non riuscì a realizzarla.
La Statua del Cristo deve la sua grande fama all'elemento del velo che copre si il Cristo lasciandone però trasparire tutti gli elementi dominanti, a partire proprio da quelle ferite e dal costato simbolo dell'enorme sofferenza che il Salvatore provò in terra per la salvezza degli uomini. Sanmartino, insomma, riuscì ad andare ben oltre il progetto del predecessore, lasciando alla storia un elemento unico nel suo genere.
Intorno al velo la leggenda che vorrebbe sia stato in realtà realizzato in stoffa trasformata poi in marmo grazie ad un processo di trasformazione realizzato proprio da Raimondo di Sangro, noto alchimista.
- Come raggiungere il Cristo Velato e la Cappella Sansevero
- Cristo Velato: gli orari di apertura e i prezzi dei biglietti
Cristo Velato, perché l'opera di Sanmartino merita di essere vista
In realtà non è solo il Cristo Velato che merita di essere visto ma l'intero sito. La Cappella Sansevero, sebbene sia conosciuta ai più proprio per il Cristo Velato (spesso viene addirittura denominata Chiesa del Cristo Velato), è uno dei siti più importanti dell'intera città di Napoli sia per la statua del Sanmartino, sia per l'infinità di ulteriori opere che qui sono sapientemente custodite.
Non è un caso se il Museo della Cappella Sansevero è uno dei siti più visitati e ambiti della città di Napoli: il fascino del Cristo Velato ne fanno uno dei luoghi più magici di Partenope. Sembrerà assurdo ma soltanto vedendolo, dal vivo, magari ritagliandosi un minuto di tempo per goderne appieno la grandezza, si potrà capire e comprendere tutto il fascino dell'opera.
Questi sono i prezzi dei biglietti per vedere il Cristo Velato:
Biglietto ordinario: € 10,00
Ragazzi da 10 a 25 anni: € 7,00
Disabili con accompagnatore: €7,00
Bambini fino a 9 anni: gratis
Diversi i prezzi per i gruppi scolastici. In questo caso gli studenti pagano 3,50 € e i docenti (uno per ogni 10 alunni) hanno invece diritto all'ingresso gratuito. Per i disabili con accompagnatore non è invece previsto alcun prezzo e il biglietto è gratuito.
Per vedere il Cristo Velato ci sono, sostanzialmente, due alternative. La prima è quella di mettersi in fila e attendere pazientemente di poter fare il biglietto per entrare. La seconda è quella di acquistare il biglietto online e di saltare la fila.
Lo scultore che ha realizzato il Cristo Velato è Giuseppe Sanmartino.