Veduta della città di Napoli dall'alto con il Vesuvio sullo sfondo

I Quartieri di Napoli: la storia e la guida delle zone di Napoli

I Quartieri di Napoli, invidiati nel mondo, meta di migliaia di turisti. Scopriamo la storia e tutte le info sulle principali zone della città. Il Centro Storico di Napoli, i Quartieri Spagnoli, Forcella, la Sanità, Posillipo …

Il fascino della città di Napoli è soprattutto nei suoi quartieri e, ancor di più, nei suoi quartieri più popolari. Del Centro Storico di Napoli ne abbiamo già parlato … ma Napoli non è solo il suo Centro Storico, anzi. Come non apprezzare la bellezza dei Quartieri Spagnoli o della Sanità, il mare e Posillipo con le sue viste mozzafiato. E Chiaia? Forcella?

I Quartieri di Napoli hanno una storia antichissima e, di certo, non sono frutto di una ripartizione esclusivamente amministrativa della città di Napoli. I quartieri hanno storia antica. Basti pensare che all’interno di uno stesso quartiere spesso si “insediano” micro-comunità legate finanche ad una sola strada o di una piazza. Vivere a Piazzetta Portanova non è certo lo stesso che vivere a San Gregorio Armeno. “Essere” di Piazza San Gaetano è diverso che “essere” di Piazzetta Nilo.

L’essenza dei quartieri di Napoli (e delle zone di Napoli), prima ancora che nella loro storia, è proprio nell’essere. Qui non si dice “Abito a Piazza San Gaetano” ma “Sono di Piazza San Gaetano”.

È proprio a partire da questo concetto che proveremo a raccontarvi i Quartieri di Napoli, la loro storia e le curiosità per visitarli e viverli al meglio.

Quartieri di Napoli, la storia “amministrativa”

I quartieri di Napoli furono “codificati” già nel lontano 1779 ad opera di Re Ferdinando IV che ordinò la ripartizione del territorio cittadino in 12 quartieri in ognuno dei quali fu insediato un Giudice della Gran Corte Criminale. Lo scopo era quello di incidere in maniera decisa sulla pubblica sicurezza. Così nacquero i 12 quartieri di Napoli che all’epoca erano:

  • Quartiere di San Ferdinando
  • Quartiere di Santa Maria della Vittoria
  • Quartiere di Monte Calvario
  • Quartiere di San Giuseppe
  • Quartiere di San Giovanni Maggiore
  • Quartiere di Portanova
  • Quartiere di San Lorenzo
  • Quartiere dell’Avvocata
  • Quartiere della Stella
  • Quartiere di San Carlo all’Arena
  • Quartiere della Vicaria
  • Quartiere del Carmine Maggiore

Oggi i quartieri sono molti di più (ben 30) ma non hanno alcun ruolo e nessuna funzione amministrativa ma vengono comunque utilizzati per identificare un’area, una zona e per disciplinare stradario e numerazione civica.

I Sedili: gli antesignani dei quartieri di Napoli

Tuttavia la storia delle zone di Napoli (prima ancora che dei suoi quartieri) risale a moltissimi anni prima e ne abbiamo traccia anche in alcune delle attuali zone o strade di Napoli. Fin dal XIII secolo, infatti, la città era suddivisa in “Sedili” o “Seggi”. Tuttavia è già dal V sec. a.c. che la città era suddivisa in zone, le cosiddette fatrie, utili alla corretta amministrazione della città.

I Sedili (o seggi) vengono ancora oggi utilizzati per identificare alcune delle principali zone del Centro Storico di Napoli. Potremmo definirli gli antesignani dei quartieri di Napoli. Nella loro formulazione originaria erano 6, al quale si aggiunse il Sedile di Popolo, così definito perché rappresentativo, appunto, dei napoletani. I Sedili sono quindi:

  • Capuana
  • Montagna
  • Forcella
  • Nilo
  • Porto
  • Portanova
  • Popolo

Per quanto oggi non abbiano più alcun valore amministrativo, i sedili rappresentano ancora l’appartenenza dei napoletani all’una o all’altra zona di Napoli.

Quartieri di Napoli: il Centro Storico

Non potevamo che partire proprio dal Centro Storico di Napoli: ne abbiamo già parlato in un post dedicato ma il centro rappresenta il quartiere di Napoli per eccellenza. Il Centro Storico, infatti, è Patrimonio dell’Unesco ed è il principale punto di approdo alla città. Rispetto a quanto si possa pensare, il Centro Storico (così come definito anche dall’Unesco) è composto da più circoscrizioni e, in particolare da alcune delle zone di Napoli più belle: Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe, Porto, Pendino, Mercato, Chiaia, San Ferdinando, Stella, San Carlo all’Arena, San Lorenzo e Vicarìa, oltre che una porzione delle aree del Vomero e di Posillipo.

I Quartieri Spagnoli, insieme a Sanità e Forcella, rappresentano appieno la napoletanità. Nei Quartieri Spagnoli è possibile vivere il folklore vero e non quello servito ad uso e consumo dei turisti. Nei Quartieri Spagnoli abbiamo una delle trattorie più antiche e famose della città, la Trattoria Da Nennella, e con la vittoria dello Scudetto i Quartieri sono diventati il cuore del “pellegrinaggio” dei tifosi napoletani.

Per darvi una dimensione dell’importanza dei Quartieri Spagnoli, basti pensare che soltanto in questa zona di Napoli si contano oltre 50 siti di pregio tra Chiese e Palazzi storici.

Del resto la storia dei Quartieri Spagnoli risale al XVI sec. quando in quell’area furono costruiti gli alloggi per l’esercito spagnolo, giunto in città per reprimere la rivolta dei napoletani.

Quartiere in cui vide i natali il grande Totò, il Rione Sanità è sicuramente uno dei quartieri di Napoli più in voga del momento. Facilmente raggiungibile in metro, il Rione Sanità rappresenta la genuinità partenopea, quel forte senso di appartenenza che nel tempo non è ancora andato disperso.

Nato sul finire del XVI secolo, il Rione Sanità fu edificato in quella che era un’area destinata alla sepoltura fin dall’epoca greco-romana. In questo quartiere non sarà quindi difficile imbattersi in ipogei ellenistici e tombe paleocristiane. È proprio qui, infatti, che troveremo le catacombe di San Gaudioso e quelle di San Gennaro ed è proprio qui che troveremo il cimitero delle Fontanelle, simbolo per eccellenza della devozione dei napoletani alle “anime pezzentelle”.

Qui potremo visitare alcuni dei palazzi storici della città. Il Rione Sanità, infatti, era uno dei quartieri di Napoli destinato ai nobili e alle famiglie alto-borghesi. Per questo troviamo due grandissimi esempi come il Palazzo Sanfelice e il Palazzo dello Spagnolo ai Vergini.

Una foto che ritrae il Palazzo dello Spagnolo, uno dei palazzi più belli della Sanità e di Napoli

I Quartieri di Napoli oggi

Per quanto l’antica distribuzione delle zone di Napoli, tra sedili e quartieri, sia ancora oggi importante per i napoletani, la città risulta divisa in 10 Municipalità, ovvero tra:

  • Municipalità 1: Chiaia, Posillipo e San Ferdinando
  • Municipalità 2: Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, San Giuseppe e Porto
  • Municipalità 3: San Carlo all’Arena e Stella
  • Municipalità 4: San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale e Zona Industriale
  • Municipalità 5: Vomero e Arenella
  • Municipalità 6: Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio
  • Municipalità 7: Miano, Secondigliano e San Pietro a Patierno
  • Municipalità 8: Piscinola, Marianella, Chiaiano e Scampia
  • Municipalità 9: Soccavo e Pianura
  • Municipalità 10: Bagnoli e Fuorigrotta

I Quartieri di Napoli più belli da vedere

Tra i quartieri di Napoli più belli da vedere ci sono sicuramente quelli delle Municipalità 2-3-4, ovvero quelle del Centro Storico cittadino e, ovviamente quelli della Municipalità 1, con Chiaia e Posillipo.