Esci il cane è corretto: parola dell’Accademia della Crusca

Quante volte, nel linguaggio comune, abbiamo utilizzato espressioni come “esci il cane”, “sali la spesa” o “siedi il bambino”? Beh, da oggi potranno ritenersi corrette. Ad affermarlo è l’Accademia della Crusca, il massimo organismo nazionale in materia di tutela della lingua italiana. Le espressioni, infatti, sono ormai di uso comune e nel rispetto del principio della rapidità di linguaggio sono da considerarsi corrette.

La “disputa” nasce da una richiesta presentata tramite il sito ufficiale dell’Accademia relativa alla possibilità di costruire il verbo sedere con l’oggetto diretto di persona. La risposta è ovviamente affermativa perché, si legge nelle motivazioni:  “evocano situazioni, per così dire, tutte di ambito domestico, spesso caratterizzato da rapidità di linguaggio per affrontare determinate circostanze, per esempio quando c’è urgenza di far sedere, mettere seduto, posare su una sedia o un divano un bambino, magari piangente”.

Esci il cane, perché è corretto?

Un’apertura del genere dell’Accademia della Crusca non è però evidentemente solo relativa al caso specifico. Per analogia, per esempio, potremmo considerare corretta anche la classica frase “esci il cane”. La motivazione è praticamente identica a quella relativa all’altro caso: “Una procedura sintetica che riguarda da tempo anche altri verbi di moto come salire e scendere ma anche uscire e persino, al Sud, entrare, che in molti italiani regionali (non solo meridionali) ammettono, specie all’imperativo, il complemento oggetto (sali /scendi il bambino dalla nonna, esci il cane)”.