Saro Grimani: la Napoli nell’arte del pittore che rappresenta la sua città natale

Originalità e impegno sociale. Materiali non convenzionali nell’arte di Saro Grimani, l’artista che riesce a mettere al centro della sua opera povertà, discriminazione, ingiustizia sociale. Le opere dell’artista napoletano trasmettono un messaggio forte, deciso coniugando una cifra stilistica unica nel suo genere con l’innovazione.

Affermatosi a Venezia, Grimani lascia sempre al centro del suo messaggio Napoli, la sua città natale, quasi a testimoniare un legame viscerale. Nelle sue opere non è raro imbattersi nei grandi simboli di Partenope, proprio a partire da qual San Gennaro, perso nel limbo tra sacro e profano, tra santo e capopopolo.

Ed è proprio San Gennaro il protagonista di una delle opere più famose, ed apprezzate, di Saro Grimani, “Core Ngrato”, un’opera in cui l’artista raffigura il Santo Protettore della città con una valigia di cartone, in un eterno monito alla terra che troppo spesso lascia fuggire i suoi migliori talenti. Un monito per quella città che troppo spesso non valorizza sé stessa, quasi travolta dagli eventi (come nel caso dell’opera “Napoli, la città sommersa”).

Nell’opera di Saro Grimani c’è denuncia sociale ma anche profonda amarezza per quelle ingiustizie che violentano quella città che l’artista ama, profondamente. Per la disuguaglianza che paradossalmente la rende unica e che è in grado di affiancare il salotto buono con il folklore dei quartieri popolari. Per quella bellezza che troppo spesso diventa “macchietta” nell’immaginario collettivo. Per quella bellezza che invece potrebbe bastare a sé stessa.

La denuncia di Saro Grimani è quel tipo di denuncia che i napoletani sanno concedere solo a chi in questa città ci è nato e a chi di questa città è profondamente innamorato. È quel tipo di denuncia che non è concessa a nessun altro, figlia di quell’amarezza che soltanto gli innamorati possono concedersi senza scadere nei luoghi comuni e nell’ovvio.

Saro Grimani, l’artista veneziano

Sorridano, in qualche modo, i napoletani. Saro Grimani viene definito, anche leggendo certa stampa online, l’artista veneziano. Non ce ne vogliano, i veneti. Lo spirito innovativo tipico di Grimani non poteva essere che frutto della genialità partenopea. E non ce ne vogliano i veneziani se nell’opera “Life is light” non possiamo che leggere una citazione “dotta”, una citazione a quel “motivetto” degli Opus ormai simbolo di Partenope e, paradosso dei paradossi, di uno di quegli uomini il cui genio indiscusso ha invaso da oltre 50 anni le cronache internazionali.

Probabilmente chi questa terra non la vive, leggerebbe quell’opera come il semplice richiamo alla luce che è vita. Quell’opera, il titolo di quell’opera, è invece l’inno al genio (e a un pizzico di follia).